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February 27, 2024Il Barocco in ambito musicale corrisponde al periodo che va dal 1600 al 1750 circa. All’interno dello stesso periodo è possibile riconoscere tendenze musicali diverse. Firenze, Roma, Venezia e sopratutto Napoli furono le città italiane più importanti per la musica durante questo periodo.
All’epoca del Barocco si deve in particolare la nascita del melodramma, una rappresentazione teatrale in cui i personaggi non parlano, ma cantano accompagnati da strumenti musicali. In questo mio percorso molto intenso durato due anni ho voluto rendere omaggio alla scuola violinistica napoletana del primo settecento eseguendo musiche di compositori quali Michele Mascitti, Antonio Sacchini. Sebbene il loro natale non sia stato Napoli questi compositori hanno portato la cultura barocca napoletana ai massimi livelli, specialmente Pergolesi, autore di numerose opere liriche e distintosi principalmente nell’opera buffa.
La storia della scuola napoletana ruota attorno ai quattro conservatori che inizialmente avevano lo scopo di raccogliere i bambini orfani e poveri provenienti da tutto il regno, poi successivamente si pensò di inserire anche la musica tra le varie materie insegnate. Cosi i giovani una volta acquisito il titolo di studi potevano aspirare ad una carriera come cantanti, musicisti o compositori. Quattro erano i conservatori, tutti sorti dopo seconda metà del 500: – Il conservatorio di Santa Maria di Loreto (1537) – Il conservatorio della pietà dei Turchini (1573) – Il conservatorio dei poveri di Gesù Cristo (1589) – Il conservatorio di Sant’Onofrio a Porta Capuana (1598). Questi conservatori sono stati il punto di riferimento della scuola musicale napoletana. Le materie che si insegnavano erano: solfeggio, composizione, clavicembalo, violino, arpa e canto. Due erano le figure portanti all’interno del conservatorio stesso: il Maestro di Cappella, che insegnava composizione e materie ad essa collegate, e il secondo maestro che generalmente insegnava canto. Gli altri maestri avevano il compito di insegnare altri strumenti.
Esecuzioni:
Michele Mascitti: Sonata in MI minore per violino e cembalo
Violino: Carmine Fanigliulo
Pianoforte: Francesco Colonna
Antonio Sacchini: Sonata n° 1 pre clavecin con accompagnamento di un violino
Violino: Carmine Fanigliulo
Pianoforte: Francesco Colonna